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Serie B1

Alla scoperta delle Argentelle: Zoe Ori

In questa rubrica settimanale andiamo alla scoperta delle argentelle, notizie e curiosità dentro e fuori dal campo. Oggi tocca a Zoe.

Nome: Zoe Ori
Età: 18
Numero preferito: 8
Ruolo: Schiacciatrice
Soprannome: Zoina
Piatto preferito? Schiacciata con la mortadella
Musica preferita: Ascolto tutti i tipi di musica ma soprattutto quella pop
Profili social: Instagram
Innamorata? Next question?
Miglior posto in cui sei stata: Londra, perché è una città fantastica che mi ha affascinato veramente tanto.
Viaggio ideale: Maldive

Se dovessi scegliere tra le tue attuali compagne di squadra con quale andresti: 1) in battaglia 2) a far festa 3) a vivere?
«Per andare in battaglia sceglierei Kate, perché sicuramente vinceremo. Per andare a fare festa Serena e Lara. Per vivere Elena, Sofi e Vale».
Come ti sei avvicinata al mondo della pallavolo?
«Grazie a mia mamma perché anche lei giocava a pallavolo».
A che età sei andata a vivere/giocare fuori e come hai vissuto il cambiamento?
«Mi sono trasferita fuori dalla Toscana all’età di 15 anni. Inizialmente è stata molto dura ma è stata la scelta migliore della mia vita. Mi ha fatto crescere molto, soprattutto a livello caratteriale, inoltre mi ha permesso di imparare ad affrontare le situazioni della vita».
Conciliare sport e studio è sicuramente molto impegnativo. Come te la cavi?
«Abbastanza bene, è molto faticoso e impegnativo, però porta i suoi risultati».

Qual è il tuo obiettivo nella pallavolo e cosa pensi di dover migliorare per raggiungerlo?
«Il mio obiettivo è la serie A. Per raggiungerlo devo ancora migliorare molto a livello tecnico e mentale. Sicuramente ci metterò tutta me stessa».
A quale giocatrice ti ispri?
«Kimberly Hill».
In partita cosa fai che ti contraddistingue?
«Voglio vincere».
Quali sono i tuoi interessi? tolta la pallavolo
«Mi piacerebbe saper ballare, uscire con gli amici, guardare serie tv e leggere.».
Il lavoro che vorresti fare?
«Nutrizionista/biologa».
Come hai vissuto il primo lockdown?
«Con serenità, anche se non abbiamo concluso il campionato».
E adesso?
«Adesso con impazienza che finisca questa pandemia e che possa tornare la normalità».
Una tua valutazione sugli attuali allenatori?
«Molto bravi sia a livello tecnico, perché ho imparato molto da loro, ma anche a livello tattico e soprattutto psicologico».
Quello che avresti voluto sempre dire a qualcuno, ma che non hai mai detto?
«Qualche volto avrei voluto mandare a quel paese qualcuno ma alla fine non l’ho fatto».
Ci siamo, ultima domanda: Argentario perchè?
«Perché mi ha ispirato come società e come progetto».

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