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Serie B1

L'Argentario lotta per tre set, ma i tre punti sono del Porto

Torna da Porto Mantovano a mani vuote l’Argentario Trentino Energie, che sabato ha finalmente cominciato il proprio cammino nel campionato di serie B1. Il primo impegno ufficiale dopo quasi un anno di digiuno dalle sfide che mettono in palio i tre punti ha fornito molte indicazioni probanti a Maurizio Moretti e alle giocatrici per proseguire nel percorso di crescita del nuovo gruppo, anche se rimane un po’ di amarezza fra le argentelle per non aver portato a casa almeno un punto, che tutto sommato avrebbero meritato. La gara è stata vinta dalle padrone di casa per 3-1 (25-13, 19-25, 25-23, 25-18), i rimpianti si concentrano in particolare per la gestione poco accorta delle fasi finali del terzo set, in cui le ospiti erano riuscite a rimontare da 22-17 fino a 23 pari, per poi arrendersi a causa di due errori. Nel complesso le lombarde, anche in virtù della maggiore esperienza, hanno comunque mostrato maggiore solidità, soprattutto grazie all’apporto fornito dalla schiacciartice Micole Maghenzani (17 punti con il 55% in attacco) e dall’opposta Giulia Brignole (14 punti con il 46%), vere mattatrici della serata. Non è un caso che nella metà campo trentina la migliore sia stata la centrale Valentina Varani, una delle più esperte del gruppo, che ha realizzato 12 punti con 4 muri vincenti.

La cronaca

Maurizio Moretti comincia il match con Bonafini in regia, Paoli opposto, Pucnik e Ori in banda, Varani e Sfreddo al centro, Vianello libero, mentre l’Euromontaggi risponde con Oriente in regia, Brignole opposta, Maghenzani e Palumbo in banda, Ghirardelli e Guarnieri al centro, Montagnani libero. Le atlete trentine, come si sono ormai abituate a fare da mesi, giocano con la mascherina, per limitare al massimo ogni possibilità di contrarre il virus.
L’avvio della Trentino Energie è confortante, dato che si porta avanti 0-4 sul turno al servizio di Zoe Ori, grazie a un attacco di Paoli, un ace e due errori avversari, ma dopo un cambio palla conquistato murando la stessa Paoli, le mantovane mettono la freccia e volano via grazie ai servizi della regista Giulia Oriente, che mettono in crisi la ricezione ospite. Piovono sei break point, con un ace e tre smash su ricezioni lunghe, uno stallo fatale, che si interrompe solo sull’8-5 quando Paoli mette a terra la sfera del cambio palla. Il problema è che poi il Porto Mantovano infierisce ancora, difendendo e rigiocando con la scatenata Brignole (10-6), che firma anche il muro del 12-8. Il cambio palla trentino è troppo fragile per reggere il confronto, così piovono solo break point mantovani in serie, frutto degli attacchi della coppia Brignole – Maghenzani, ma anche di tanti errori ospiti, in attacco e al servizio. Il 23-13 finale non lascia spazio a repliche.
Fortunatamente le cose cambiano nella seconda frazione, anche questa cominciata con un allungo trentino (1-5), propiziato da un ace di Sfreddo, da un contasti vincente di Varani e da un pallonetto di Pucnik. Poi il Porto reagisce, ma stavolta il cambio palla delle argentelle tiene botta, appoggiandosi a Varani, a un muro di Sfreddo e a Paoli (6-9), poi un ace di Ori sul libero Montagnani e un muro di Paoli fanno 7-12, che diventa un 9-15 con l’attacco di Paoli, che costringe Biagio Marone a chiamare il time out. Sul 9-16 la frazione sembra saldamente nelle mani della squadra ospite, invece Oriente e compagne vanno a riprenderla, prima facendo ottime cose nella rotazione avviata dai servizi di Palumbo (ace, pallonetto di Brignole e muro su Paoli), poi in quella seguente grazie a Maghenzani, alle neo-entrata Fiorellini (un’opposta). Zoe Ori firma il 16-18 e il 17-19, ma alla fine l’aggancio sul 19-19 è cosa fatta. Finale ad alto pathos? Niente affatto, dopo questo sforzo l’Euromontaggi si spegne e un tocco vincente di Paoli, un errore di Fiorellini, un ace di Zani, un errore di Guarnieri, un’invasione di Galiero e un muro di Paoli chiudono la frazione.
Ristabilita la parità, l’Argentario è consapevole di potersela giocare. Dopo il solito incoraggiante start dai blocchi (0-2 e 6-8 grazie a un ace di Paoli e a uno di Pucnik, che firmano anche due attacchi vincenti, nonché ad un attacco e a un muro di Varani) con le battute dell’opposto Brignole il Porto Mantovano dilaga, portandosi da 8-8 a 14-8 grazie a tre errori consecutivi delle precipitose attaccanti trentine e della prolificità di Maghenzani in attacco (3 punti). Fino al 18-12 sembra un set maledettamente simile al primo, ma poi qualcosa comincia a cambiare grazie alla solita Varani (attacco e muro per il 18-14). Sul 22-17 la neoentrata Cusma (doppio cambio con Polezzi per Bonafini) va a segno, poi si chiude il doppio cambio e il rientro della regista in battuta manda ko la ricezione di casa: un errore di Brignole e due attacchi di Paoli fanno 22-21, Pucnik e un errore di Palumbo concretizzano l’incredibile aggancio sul 23-23. A questo punto, però, Colombini sbaglia il servizio e sul 24-23 una difesa lunga, solo da appoggiare in campo, viene spedita da Zani fuori dal campo: 25-23.
Nell’ultima frazione l’Argentario cerca di rifarsi. Parte con Colombini al posto di Ori e rimane avanti fino al 6-7, trascinato da Pucnik e Varani e aiutato da due errori lombardi. L’equilibrio domina fino al 13-13, gli ace di Bonafini e Colombini aiutano le trentine così come gli attacchi di Paoli, ma poi si spegne la luce. Un errore di Paoli (15-13), due colpi di esperienza di Brignole (attacco e pallonetto lungo in posto-1) creano un divario importante (18-14), poi nel finale l’Euromontaggi ricostruisce a ripetizione, mandando a segno tutto il terzetto di palla alta e concedendo qualche punto alle ospiti solo con i propri errori, troppo poco per sperare in una rimonta.

Le dichiarazioni

«Il primo set è stata una frazione condizionata dal fatto che non giocavamo una partita da quasi un anno, – è l’opinione di Maurizio Moretti – poi siamo cresciuti e abbiamo vinto il secondo in maniera convincente. La chiave della gara è stata in quale finale della terza frazione, quando abbiamo commesso due errori decisivi, nel quarto il Porto Mantovano ha fatto valere la propria maggiore esperienza. Ci sono mancati i punti delle schiacciatrici e Sfreddo ha sofferto molto a muro, ma sappiamo su cosa dovremo lavorare. Ora pensiamo al derby contro l’Ata di sabato prossimo».

Il tabellino completo

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