La Trentino Energie si sblocca: 3-1 all'Academy Valtellina
Serviva proprio una partita come quella giocata sabato sera, alla Trentino Energie, per sbloccarsi e guadagnarsi un’iniezione di fiducia, oltre che di punti. La vittoria per 3-1 (25-12, 20-25, 25-21, 25-19) conquistata contro l’Academy Valtellina è di capitale importanza per il cammino intrapreso dalla squadra di Mario Martinez, non solo perché si tratta del primo successo di una squadra femminile di serie B trentina nella stagione 2025-2026, ma anche per il modo in cui è maturata. Dopo due frazioni tenute in mano prima dall’una e poi dall’altra contendente, nella terza le ospiti sembravano aver preso saldamente in mano il comando delle operazioni, ma ad un certo punto si è accesa la luce nella metà campo trentina e il match è cambiato completamente. Una reazione che ha ovviamente in Giulia Malesardi la protagonista assoluta (38 punti in quattro set sono una cifra da record), stavolta affiancata però da altre compagne, come Sofia Battistoni, che ha saputo fare la differenza in ogni fondamentale (la battuta su tutti), o come le tre atlete che sono entrate in corsa e hanno contribuito alla svolta, ovvero la regista Sofia Gazzola, la schiacciatrice Flaminia Giusti e il libero Sofia Ragazzi. L’Argentario esce quindi con qualche certezza in più da questo match, ma anche con la consapevolezza che il lavoro da fare rimane tantissimo, anche perché in questa occasione ha potuto vedersela con un team che aveva affrontato un viaggio lunghissimo (come le argentelle la settimana prima, d’altronde) e che non ha potuto schierare l’opposta Vukovic, una delle sue migliori realizzatrici.
La cronaca
La Trentino Energie non riserva sorprese nel settetto base, iniziando il match con le diagonali Santi – Korie, Malesardi – Battistoni e Sfreddo – Castellanos, la novità riguarda invece il libero, che è Sofia Mattei. Ivan Iosi deve fare a men, come accennato, di un pezzo da novanta come l’opposta Mirjana Vukovic, nel primo set sostituita da Ludovica Ardoine, confermate le diagonali di posto 4 con Giorgia Imparato e Beatrice Brezza e di posto 3 con Elisa Napolitano e Greta Marocchini, così come il libero Maddalena Moreschi.
Desideroso di dare una svolta al proprio complicato inizio di stagione, l’Argentario spinge subito forte dalla linea dei nove metri e la ricezione sondrina va in grossa difficoltà: Castellanos realizza l’ace del 2-1, un’invasione fa 3-1. Le ospiti raggiungono la parità a quota 5, soprattutto grazie ad Imparato, ma poi tocca a Giulia Malesardi avviare la propria serie di servizi e l’Academy viene letteralmente travolta da otto break point consecutivi, tre dei quali sono generati da ace, altri tre da errori, ai quali si aggiungono un muro di Korie e uno smash di Sfreddo. Sul 14-6 è già tutto deciso, ma la Trentino Energie continua a macinare gioco, realizzando altri due ace con Sfreddo e Castellanos, mentre l’Academy aspetta solo il cambio di campo, sancito da un primo tempo della stessa Sfreddo: 25-12.
La differenza la fanno i 6 ace contro 0, ma anche gli 11 attacchi vincenti delle argentelle contro i 7 delle lombarde, nonché il numero di errori doppio prodotto dalle ospiti (3-6).
La musica cambia radicalmente nella seconda frazione: Iosi sposta il braccio pesante di Imparato in contromano e inserisce Scaramella in posto-4, trovando nuovi equilibri. Due errori di Korie danno una mano all’Academy a portarsi subito sul 2-7, quando arriva anche quello di Malesardi (5-11) si capisce che la rimonta non arriverà, benché l’attacco poi ricominci a funzionare. Il problema è che continuano a fluire anche gli errori della Trentino Energie, che omaggiano le ospiti di cambi palla su cambi palla, rendendo impossibile il recupero. Dal 9-13 in poi l’Argentario non conquista più un solo break point, così si veleggia senza sussulti fino al 20-25 finale, prodotto dal settimo attacco vincente, nel set, di Imparato, decisamente a proprio agio nel tradizionale ruolo di opposta.
I numeri mostrano come la riaffermata superiorità dell’Argentario in attacco (17-14) venga vanificata da un numero eccessivo di errori su azione (7-1).
Il terzo set è quello che decide tutto, una frazione importantissima non solo per l’economia di questo match, ma probabilmente anche per far compiere un passettino in avanti all’approccio del nuovo gruppo con i match. L’Argentario rimane infatti a lungo sotto anche di 5 lunghezze, ma nel finale è protagonista di un’accelerazione mai vista prima in questa stagione, che è valsa oro.
L’avvio, come detto, è molto complicato: tre errori di Castellanos (invasione), Santi (palleggio) e Malesardi (attacco in rete) permettono all’Academy di portarsi sul 2-6 quasi senza accorgersene. Imparato continua ad infierire e porta le ospiti sul 3-8, ma le argentelle hanno il merito di non mollare e di rimanere nel set, conquistando punti apparentemente poco importanti al termine di azioni lunghissime, come il cambio palla del 6-10 (Battistoni) o quello dell’11-14 (muro di Korie). La svolta arriva sul 14-18, quando va al servizio Sofia Battistoni e, con Giulia Malesardi pronta a colpire in prima linea, la Trentino Energie costruisce cinque break point in fotocopia (difesa e contrattacco della numero 5), ai quali si aggiunge un ace corto sul libero. Il 20-18 cambia storia al set e al match, anche se le ospiti riescono a riportarsi per l’ultima volta in parità sul 20-20. Nel finale lo schema vincente si ripete, anche grazie all’innesto di Sofia Gazzola in regia, che non solo gestisce bene le ricostruzioni, ma batte anche con efficacia e difende a pugni chiusi un pallone violento nell’ultima azione del set, permettendo alla solita Malesardi di firmare in serie i punti numero 23, 24 e 25.
Assoluto il dominio trentino in attacco (19-12), a riequilibrare parzialmente la contesa sono stati gli errori, ben 4 in più delle padrone di casa (7-3).
Dopo il cambio di campo l’Argentario parte deciso (3-0) nella solita rotazione “aurea” (Battistoni al servizio), ma l’Academy reagisce con forza e mette a segno un break di 0-5, riuscendo a mettere a terra la palla al termine di tre azioni lunghissime, una dietro l’altra. L’Argentario, che ora si avvale di Giusti in contromano al posto di Korie, non impiega molto a ristabilire la parità (7-7). L’Academy si aggrappa alla solita Imparato (ace su Ragazzi) per portarsi sul 7-9, ma sul 10-11 le argentelle costruiscono un’altra serie di break incredibile, sulla scorta di quella che aveva deciso il terzo set, ancora con Sofia Battistoni al servizio: questa volta sono addirittura 7 e chiudono la frazione con largo anticipo grazie a due contrattacchi di Malesardi, due muri di Castellanos e Malesardi e tre errori valtellinesi. Con rabbia le ospiti si riavvicinano un po’ grazie ad un paio di attacchi, ma nel finale ci pensa Battistoni ad accompagnare la squadra fino al 23-19, per poi passare il testimone a Gazzola (confermata nello starting seven) e infine a Giusti, che mette la firma sul 25-19.
In un set che conta pochissimi errori da entrambe le parti (4-4), l’Argentario si impone grazie a 4 attacchi (18-14) e due muri (2-0) in più.


