L'Argentario torna a mani vuote dalla lunga trasferta a Mandello
Anche questa volta a Mandello sul Lario non si passa. Come due anni fa, ma con in campo protagoniste completamente diverse da una parte e dall’altra della rete, sulle rive del Lago di Lecco la Trentino Energie ha ceduto per 3-0, soprattutto subendo un pesante 75-47. Messa subito sotto pressione in ricezione, la squadra ospite è scivolata fuori dal primo set con largo anticipo, nel secondo ha retto 6-6, nel terzo fino al 9-9. Troppo poco non solo per portare via qualche punto, ma anche solo per conquistare un set, che in questa fase servirebbe comunque per dare un po’ di fiducia al gruppo.
Pur considerando che il lunghissimo viaggio ha influito almeno sull'avvio deficitario delle argentelle, le differenze sono apparse macroscopiche in ogni fondamentale, dall’attacco (36% contro 21%) al muro (11-4), passando per gli errori (6-12 in attacco, addirittura 1-7 alla voce falli). L’inesperienza nei campionati nazionali di tante giocatrici spiega ovviamente molto e queste difficoltà erano state messe in preventivo dalla società, ma di tempo per migliorare non ce n’è moltissimo, almeno per giocarsela alla pari con le squadre meno attrezzate del girone, che in questo momento si fa pure fatica ad individuare, classifica alla mano.
La cronaca
Le padrone di casa entrano il campo con Chiara Sbertoli, sorellina del Ricky campione del mondo, in regia, Chiara Chiesurin opposta, Laura Esposito e Alessia Parodi schiacciatrici, Alice Redaelli e Alice Castoldi centrali, Rachele Mainetti libero. La Trentino Energie conferma lo starting seven dell’esordio con Giovanna Santi al palleggio, Michela Korie opposta, Giulia Malesardi e Sofia Battistoni schiacciatrici, Serena Sfreddo e Ashanty Castellanos centrali, Sofia Ragazzi libero.
Che si tratterà di una serata complicatissima si capisce fin dai primi scambi: Mandello si porta subito sul 4-0 con un errore di Malesardi, un muro su Castellanos e un ace su Battistoni. Un altro ace sulla stessa numero 9 trentina e un mani e out dell’opposta Chiesurin rendono già ingestibile la situazione per l’Argentario sul 7-1. Il time out di Martinez serve a poco, perché la squadra comasca continua a fare il bello e il cattivo tempo a muro e in attacco e sul 13-6 piazza un altro break micidiale, frutto quasi per intero degli errori in attacco trentini, che porta il tabellone sul 17-6. Sul 20-8 ecco un’altra serie di break propiziati da una ricezione ospite fuori registro, che offre 15 set point consecutivi alla Cartiera dell’Adda per chiudere; lo fa con un bagher in rete di Baldon, entrata poco prima per Sfreddo.
Mandello doppia l’Argentario in attacco (11-5) e vanta 3 ace in più (3-0), ma pesano anche i 9 errori trentini contro i 5 comaschi.
L’avvio di secondo set è più equilibrato, dato che fino al 6-6 le due squadre rimangono appaiate, ma poi si aprono delle crepe nel cambio palla ospite, che regala i break del 9-6 con un attacco out di Korie e uno di Battistoni, poi l’Argentario cade vittima di un micidiale black out, nel corso del quale sparisce letteralmente dal campo, ritornando a giocare solo dal 22-10 in poi. In appena tre turni al servizio il Mandello conquista 10 break point, quattro dei quali con altrettanti muri su Giulia Malesardi, impegnata in una sfida personale contro l’intera squadra lombarda. Nel finale, a frazione ampiamente compromessa, Sbertoli e compagne calano il livello di concentrazione e la Trentino Energie riesce a portarsi fino al 23-17, con un parziale di 3-7 che costringe Valsecchi anche ad usare un time out. Curioso che nei punti realizzati dalle trentine in questa serie non vi sia nemmeno un attacco vincente. Due primi tempi di Redaelli mandano infine le squadre all’ultimo cambio di campo sul 25-18.
In questa frazione, oltre ad una marcata differenza fra i due attacchi (12-8) è il muro a fare la differenza più sostanziale (7-2).
Nella terza frazione l’Argentario riparte con un assetto diverso, ovvero con Sofia Gazzola in regia, Giulia Malesardi spostata nel ruolo di opposta e la coppia composta da Sofia Battistoni e Flaminia Giusti in posto 4. Qualche equilibrio in più, effettivamente, la squadra lo trova, perché fino al 9-9 la contesa stavolta è incerta. Un contributo di sostanza lo danno alcuni attacchi vincenti di Giusti e di Malesardi, ma anche qualche errore in più del Mandello, così come l’ace di Gazzola, che fissa proprio il 9-9. Poi però Chiesurin mura Malesardi ed Esposito mette a terra la palla del 12-9. Giusti ci mette una pezza (12-11), ma poi subisce un ace e un altro mezzo ace il libero Ragazzi, così sul 15-11 il match riprende a correre nei binari delle prime due frazioni. Due attacchi della neo entrata Betti lo rendono ingiocabile per la Trentino Energie già sul 18-12, anche se poi una ace sul nastro di Giusti e una pipe di Malesardi uno spiraglio riescono anche a crearlo (19-17). A richiuderlo subito ci pensano un ace di Redaelli su Giusti, un errore da seconda linea della stessa numero 11 ospite e il tocco lungo di Esposito che vale il 25-29 finale.
L'Argentario perde la sfida in attacco (14-12), ma da sola non basta a spiegare il punteggio finale, un contributo importante lo danno in questo set anche i 7 errori trentini contro 4 e i 3 ace subiti contro 2 realizzati.


