L'Argentario rimane in serie C e si affida a Milo Piccinini
Dopo il successo nella finale del campionato di serie C che gli aveva riaperto le porte di una categoria nazionale, l’Argentario Calisio ha deciso di rinunciare alla promozione in serie B, campionato che aveva lasciato, retrocedendo, nella stagione 2022-2023. Una scelta che non può stupire, visto quanto è diventato impegnativo prendere parte ad un campionato nazionale, ma che nella storia della società di Cognola rappresenta comunque una prima volta, dato che in passato alle promozioni dalla C aveva sempre fatto seguito l’iscrizione al nuovo campionato.
«Purtroppo non c’erano le condizioni per iscriversi, – spiega il presidente Piercarlo Weiss – non solo per il budget richiesto, comunque molto impegnativo per noi, ma anche perché abbiamo chiuso la stagione con un gruppo che non era adatto per la nuova avventura. Al suo interno hanno infatti convissuto i giovani del vivaio con atleti molto più maturi, che provenivano da categorie superiori e, spiace dirlo, questa fusione a freddo non ha funzionato, al punto che abbiamo dovuto scegliere fra affrontare la serie B solo con il primo gruppo, solo con il secondo o appunto rinunciare. Le prime due soluzioni avrebbero richiesto l’ingaggio di un numero di atleti provenienti da fuori regione troppo elevato e quindi ci siamo accordati con l’ex Destra Adige per rilevare il loro diritto sportivo di serie C e ripartire da lì. Il nostro titolo di D lo abbiamo ceduto al Lizzana, mentre quello di serie B non lo ha voluto nessuno, perché i costi federali dell’operazione hanno scoraggiato i potenziali acquirenti».
La vera novità delle ultime settimane è rappresentata dal nuovo allenatore della prima squadra e dell’under 19, che risponde al nome di Milo Piccinini, tecnico modenese molto conosciuto dalle nostre parti, ritornato a Trento dopo la doccia gelata cadutagli addosso a fine maggio.
«All’inizio del mese – ci racconta – ero stato a cena dal presidente del Pays d'Aix Venelles, la squadra francese di serie A nella quale avevo lavorato nella stagione passata come secondo di Filippo Schiavo, e ne ero uscito con la certezza di poter continuare la collaborazione con il club della Provenza, ma due settimane dopo l’allenatore mi ha chiamato per comunicarmi che aveva deciso di chiudere tutto, non avendo ricevuto dalle amministrazioni i fondi sui quali faceva affidamento. Ci siamo così ritrovati tutti senza squadra, a mercato praticamente concluso, così, quando si è fatto vivo l’Argentario ho accettato di tornare a Trento e sperimentare qualcosa di nuovo».
Non fai più parte nemmeno dello staff della nazionale femminile messicana? «Purtroppo no, perché dopo due anni proficui, dal 2023 al 2024, avevo rinunciato per potermi dedicare a tempo pieno al club francese. Quindi ho perso due incarichi in un colpo solo».
Hai mai allenato una squadra maschile? «Per una stagione all’Alta Valsugana, ma di fatto sarà tutto nuovo per me».
Quando comincerete a lavorare a Cognola? «Domenica prossima inizieremo con un ritiro a Igea Marina, poi dal 1° settembre entreremo in palestra. L’obiettivo è quello di far crescere un gruppo giovane, senza grosse pressioni».
Completano il parco allenatori dell’Argentario il toscano Giulio Dazzi, nato nel 2001, salito a Cognola dopo cinque anni alla Pallavolo Massa, che guiderà la squadra under 17, e Davide Margoni, confermato al timone della formazione under 15.
Per quanto concerne i giocatori della vecchia guardia, per ora Giovanni Binioris, Mirco Cristofaletti e Davide Weiss hanno deciso di fermarsi, mentre Roberto Hueller si è trasferito all’Acme e Alberto Sartori al Lagaris, insieme a tanti giocatori in uscita dal C9 Arco. Guillermo Taborda, per ora, non ha ancora trovato una sistemazione, ma la stagione sarà lunga e di panchine ne salteranno al solito parecchie in tutte le categorie.