Il Volano riparte con un pezzo di Argentario nel motore
Reduce dalla conquista dei playoff per tre stagioni consecutive, il Volano Volley in primavera ed in estate è stato al solito sventrato per essere in buona parte ricostruito, ripartendo da pochi punti fermi. I motivi per i quali ogni anno l’organico subisce interventi così radicali nonostante gli ottimi risultati raggiunti sul campo sono molti e si legano sia al costo di ingaggio di molte pedine, che magari non hanno mercato nelle categorie superiori, ma sanno di poter essere decisive in B1 e fanno valere queste loro qualità, sia all’addio di giocatrici che avevano messo le radici a Volano, come Emma Galbero e Jessica de Val, che se ne sono andate (Emma si è trasferita prima al Giorgione e poi a Ripalta Cremasca) o hanno chiuso la propria carriera, sia infine al fatto che la società ad oggi non è nelle condizioni di pianificare un salto in avanti di categoria (che fra il resto la costringerebbe a cercarsi un altro palazzetto), un punto fermo che ne limita molto le prospettive e le ambizioni.
Uno stallo che fa solo danni
Si potrebbe, a questo proposito, aprire un interessante dibattito su come risolvere una situazione che sta diventando sempre più assurda, nella quale chi avrebbe il potenziale bacino di pubblico (la Vallagarina) e di volontari, come il Volano, non possa ipotizzare di salire in A2 (quest’anno in A3) e chi invece affronta da anni la categoria “obtorto collo”, come la Trentino Volley, il cui focus dovrebbe invece essere unicamente la squadra maschile, vero gioiello dell’intero movimento sportivo provinciale, che ha raccolto l’eredità della Trentino Rosa più per forza che per amore, lo debba fare con risorse economiche comunque limitate (la A1 è ormai giustamente uscita dalle mire del club) e poche centinaia di appassionati sulle tribune a sostenerla. Da un parte, insomma, c’è il “vorrei ma non posso” del Volano e dall’altra il “devo, ma non vorrei” del club gialloblù
Sarebbe quindi sempre più utile e necessario aprire un tavolo di confronto per dare vita ad un unico club di punta trentino femminile (da serie A2 come minimo), dotato di ramificazioni nelle categorie inferiori e di un settore giovanile di alto livello, i cui prodotti migliori non finiscano per lasciare il Trentino e non farvi più ritorno, come è avvenuto fino ad ora, tanto per fare un esempio, con la maggior parte dei talenti cresciuti dall’Argentario negli ultimi 15 anni. Un discorso complesso, che dovrebbe coinvolgere anche altre realtà del territorio che ormai, con costi sempre più assurdi da affrontare per allenatori, palestre e tasse di iscrizione, devono dedicarsi alla pura sopravvivenza.
Tre sole conferme nel nuovo organico
Tornando al mercato del Volano, le uniche pedine confermate sono la schiacciatrice Camilla Ferrari, grande protagonista della stagione passata insieme alla sfortunatissima Linda Giugovaz, l’opposta Carlotta Petruzziello, giunta alla sua quinta stagione consecutiva in maglia biancorossa, e il secondo libero Lara Ronz. Due giocatrici hanno lasciato il club perché hanno chiuso la propria carriera, Laura Bortoli e la stessa Jessica de Val, tutte le altre perché si sono trasferite.
Andando per ruoli, la regista Martina Bortolotti sarà la vice di Stello a Schio, neopromossa in B1 e avversaria del Rothoblaas; l’opposta Svetlana Longa si è trasferita ai Diavoli Rosa in B2; la schiacciatrice Matilde Maines d’Acquisto è tornata all’Ata Trento in B2, dove avrà un ruolo da protagonista; Linda Giugovaz sta lavorando per tornare in campo dopo l’operazione al legamento del ginocchio, verosimilmente nella stagione 2026-2027; la centrale Giuditta Romano è l’unica salita in A2, trasferitasi a Imola, dove rappresenterà l’alterativa alle titolari Busolini e Salvatori; il libero Isabella Monaco, che a Volano ha dimostrato qualità di categoria superiore, si è trasferita a Mondovì, club precipitato in B1 dopo nove stagioni consecutive in A2, spesso ad alti livelli. Non ancora ufficializzata la nuova casa della centrale Ludovica Martinez Volskis.
Quattro nuove arrivate “made in Argentario”
La ricostruzione dell’organico è ripartita con il consueto robusto appoggio dell’Argentario, che stavolta ha “girato” al Volano la giovane regista Matilde Zara, classe 2007; la schiacciatrice Monika Costalunga, classe 2004, lo scorso anno capace di realizzare 436 punti; il jolly Maja Gostner, classe 2007, che può dare una mano sia nel ruolo di banda sia in quello di centrale; il libero Elena Pierobon, classe 2002, che si è dedicata al recupero fisico dopo la doppia operazione alle anche di due anni fa, il cui cartellino è ancora della società di Cognola.
Da fuori regione sono invece arrivate la schiacciatrice Anna Bacchin (del 2007), scuola San Donà, che sarebbe riduttivo considerare come terza banda, in quanto è perfettamente in grado di contendere un posto da titolare almeno a Costalunga; le centrali Arianna Tomasetig (del 2001), proveniente dalla Clementina, allenata da Maurizio Moretti, e della quale facevano parte anche le ex Valentina Barbolini e Asia Calza, ed Emanuela Agbortabi, giocatrice del 2002, cresciuta a San Donà, che ha assaggiato la A2 a Perugia (sponda 3M) e a Costa Volpino, mentre nell’ultima stagione è scesa in B1 per indossare la maglia di Santa Teresa di Riva, a Messina, compagna di squadra di Sofia Giudice, squadra che ha chiuso la stagione al nono posto nel girone D. Una coppia sicuramente attrezzata per la categoria, che non sarà però supportata da una terza centrale di livello, come nella passata stagione, dato che i due cambi saranno due giovanissime, ovvero l’ex Basilisco Chiara Giacomelli e l’ex C9 Alisien Markart (del 2009).
A completare l’organico sarà la seconda palleggiatrice Verena Marsilli, nata nel 2008, che arriva dal settore giovanile biancorosso.
Uno staff nuovo di zecca
Anche sul fronte dell'allenatore, dopo le cinque stagioni consecutive con Luca Parlatini, dal 2019 al 2024, i cambiamenti sono stati frequentissimi. Lo scorso anno la panchina era stata affidata a Fabio Tisci, poi silurato a metà novembre, quando la squadra era seconda in classifica, per motivi mai resi pubblici, sostituto da Diego Ficarra, congedato a fine stagione per affidarsi al trentino Andrea Cestari, reduce da tre annate nel campionato austriaco come vice di Rogelio Hernandez al Ti-Axess Innsbruck.
I suoi assistenti saranno Antonio Orlandi, focalizzato soprattutto sul settore giovanile, un tecnico che ha lavorato, andando a ritroso, negli staff di Scandicci, Peschiera, Rapid Bucarest, Lentopallokerho e Cerea, e Lorenzo Raffaelli. Il preparatore atletico sarà l'ex UniTrento Volley Luca Mazzola, il fisioterapista Simone Fedel.