L'Argentario supera il Parella al tie break e continua a sperare
Il più importante match salvezza della 24ª giornata di campionato, spezzettata a causa del lutto osservato per i funerali del pontefice, se lo aggiudica, dopo una maratona, la Trentino Energie, che riesce così a tenere in vita una flebile speranza di agganciare in extremis uno spareggio salvezza. Il 3-2 che l’Argentario si è conquistato giovedì pomeriggio con i denti, dopo essersi trovato sotto per 1-2, riporta il sorriso nel team, ma due soli punti in cassa, proprio come tutti gli altri successi conquistati nel girone di ritorno a eccezione di quello contro il Volano dell’ormai lontano 8 febbraio. Il -7 dallo stesso Parella dovrà essere convertito in un -2 nelle prossime due giornate, un’impresa a dir poco complessa in questa situazione, ma tentar non nuoce.
Il match ha proposto, di fatto, cinque partite in una. Nel primo e nel quarto set ha dominato la Trentino Energie, sfruttando l’elevato numero di errori ospiti, nel secondo e nel terzo il Parella, che ha infierito su una ricezione in grossa difficoltà, mentre nel quinto i valori si sono livellati e a fare la differenza sono stati i dettagli.
La cronaca
La Trentino Energie inizia il match con le consuete diagonali composte da Zara e Groff, Costalunga e Del Dot, Sfreddo e Pixner, Battistoni è il libero. Il Parella deve fare i conti con l’assenza dell’opposta Sofia Garzonio e quindi se la gioca con Giada Guerra in regia, Alessia Carera contromano, Beatrice Perfetto e Giulia Macagno in banda, Chiara Bergese e Chiara Castino centrali, Silvia Sormani libero.
Un ace di Perfetto su Costalunga, la più temibile delle attaccanti piemontesi, mette subito in allarme l’Argentario, che riesce a però a ricucire in fretta, grazie ad un attacco di Del Dot (4-4). Di nuovo la squadra ospite prova a staccarsi, grazie ad un muro di Carera su Costalunga, ma anche stavolta le padrone di casa rispondono subito con un contro block di Sfreddo sulla stessa opposta di giornata (8-8). Più interessante sembra lo strappo che riesce a dare l’Argentario poco dopo, grazie a un altro attacco di Del Dot e ad una fast fuori misura della cercatissima Bergese (13-10), ma anche in questo caso basta aspettare poco per vedere annullato lo scatto dalla solita Perfetto e da una pipe di Macagno (15-15). I 7 punti di differenza in classifica non si vedono, ancora meno dopo che Zara riesce a sbloccare la situazione con un ace corto sul libero Sormani e dopo che Del Dot e Groff hanno firmato l’attacco e il muro del 21-17, al quale Torino non riesce a rimediare. Nel finale Carera attacca fuori, Del Dot mura Bergese e una pipe di Groff fissa il 25-19 finale.
A generarlo, numeri alla mano, non è l’attacco trentino, che paga dazio per 12-14, ma i muri (5-2) e soprattutto gli errori, dato che l’Argentario non ne commette nemmeno uno su azione, mentre il Parella ne produce 5.
Il cambio di campo, come successo spessissimo in questa stagione, muta lo scenario radicalmente. Dopo aver rimarginato le ferite procurate da due ace consecutivi di Carera su Del Dot e Costalunga (2-4) con un contro-ace di Groff e un errore di Perfetto da seconda linea (5-4), il cambio palla della Trentino Energie implode, vittima di una ricezione che per sei azioni consecutive va in aceto: in battuta c’è Macagno, che non procura ace diretti, ma impedisce alle avversarie di giocare, piovono così errori in serie, smash e contrattacchi della solita Perfetto, che portano in un attimo il punteggio su un ingiocabile 5-12. Il resto del set è una cavalcata inarrestabile del Parella verso il 12-25 finale, nel quale la Trentino Energie rimedia qualche punto solo grazie agli errori ospiti e a qualche iniziativa di Groff.
Impietosi i numeri finali, che parlano di appena 5 punti conquistati dalle trentine in attacco (contro 11) e soprattutto di 8 costruiti da Torino con ace e muri contro uno solo dell’Argentario.
Il tempo di posizionarsi di nuovo sul terreno di gioco e tutto ricomincia più meno da dove era stato lasciato. Con i servizi di Carera, gli attacchi di Macagno e un muro di Bergese su Zara il Parella si porta subito sul 2-5, poi gli errori di Del Dot in attacco, che cerca più volte le mani del muro senza trovarle, lo accompagnano fino al 4-11, che diventa un 4-12 con l’errore delle neo entrata Gostner. I muri di Sfreddo prova a tamponare qualche falla (9-15), ma è tardi per rimediare. Cade persino un pallone mandato nel campo trentino dal libero (11-20), mentre entrambe le schiacciatrici dell’Argentario sono in panchina, sostituite da Gostner e Cramerotti. Qualche errore di un Parella distratto limita il parziale finale al 19-25.
L’Argentario paga dazio in attacco (10-13), ma soprattutto sul fronte degli errori (8-5).
A questo punto tutto sembra giocare a favore del Parella, che ha trovato il modo ingabbiare il gioco trentino con muro e difesa e di portarsi a casa i break point con un servizio molto efficace. Un’impressione che rimane viva fino al 2-5 del quarto set, portato da un ace di Carera su Costalunga. Poi, senza un motivo apparente, la situazione cambia rapidamente. A diventare letale è la battuta della Trentino Energie, in primis quella di Matilda Del Dot, che dopo un muro di Costalunga raccoglie la parità con un ace su Perfetto (6-6). Torino reagisce, ma poi commette due errori fatali nell’economia del set e del match, un’invasione aerea di Castino e una pipe fuori misura di Macagno, che aprono la strada ad un ritorno dell’Argentario (10-8). Un attacco sull’antenna di Bergese conferma l’impressione che le ospiti stiano perdendo smalto, forse troppo convinte di avere ormai i tre punti in mano, che diventa certezza quando Del Dot fa un solo boccone della ricezione e del cambio palla avversario, esattamente come aveva fatto Macagno nella seconda frazione: gli errori di Bergese e Macagno, ancora loro, uniti agli attacchi di Costalunga e Alessi, entrata con Santi in un felice doppio cambio, fanno volare l’Argentario fino al 22-13, una cavalcata che si interrompe sul 25-17 e che porta dritti al tie break.
L’Argentario fa meglio in attacco per la prima volta in questa match (11-9), ma soprattutto contiene a 5 il numero complessivo di errori, mentre Torino li raddoppia (10).
Il quinto set non lesina i colpi di scena ed è l’unico equilibrato dell’intero match. Lo comincia bene la Trentino Energie, grazie ai servizi di Zara (3-0), ma poi Beatrice Perfetto ricuce (3-4). L’ace di Costalunga e l’errore di Perfetto riportano avanti le padrone di casa per 6-4, poi raggiunte sul 7-7. Il gioco dell’elastico continua con il 9-7 propiziato da Groff, neutralizzato da un errore di Alessi (10-10) e poi con il preziosissimo 14-11 donato alle argentelle da un errore di Macagno e un ace di Pixner, dilapidato da due smash e due muri ospiti, capaci di trasformare tre match point trentini in due piemontesi (14-15 e 15-16). A quel punto Bergese sbaglia la sua temibile battuta float, poi sbaglia anche Perfetto (17-16) e sul 18-17 la regista Guerra commette un’invasione aerea che mette fine alla maratona.