Una Trentino Energie mai doma piega Brescia al tie break
La Trentino Energie sfrutta il fattore campo e raccoglie il secondo successo stagionale, strappando due punti ad una delle big del girone B, quale è Brescia. Si è trattato di una sfida nella quale non sono certo mancati colpi di scena, soprattutto nel finale di secondo e quarto set, quando le due squadre hanno rovesciato situazioni che sembravano abbondantemente compromesse, in modalità rare a vedersi in questo sport, soprattutto nell’era del rally point system. Quello che rimane è comunque una prova importante offerta all’Argentario, che ha meritato il successo finale grazie ad una superiorità netta garantita dall’attacco (34% contro 28% e soprattutto 63 punti con 51) solo in parte limata dai 16 muri realizzati da Brescia, aiutata, in questo, dai mezzi fisici di cui dispone e dalla presenza in organico di una giocatrice di categoria superiore come la centrale Alessandra Peli.
Oltre al contributo imprescindibile della solita strepitosa Giulia Malesardi (sabato ha aggiunto a 28 attacchi vincenti anche 5 muri e 3 ace), fondamentale è stato l’apporto fornito da Sofia Battistoni in posto 4 sia in ricezione sia in attacco (43%). In seconda linea hanno chiuso con numeri di eccellenza anche il libero Sofia Ragazzi (0 ace subiti) e Flaminia Giusti nel particolare ruolo di opposta con incarichi di ricezione (66%). Michela Korie ha invece sul piatto 4 block vincenti e Giovanna Santi una prova continua ad un servizio che ha fruttato la bellezza di 12 break point e che ha sorretto l’incredibile rimonta della seconda frazione.
La cronaca
L’Argentario ritrova Serena Sfreddo, che viene schierata al centro della rete insieme a Michela Korie, in regia viene confermate Giovanna Santi, Flaminia Giusti opera in diagonale, Giulia Malesardi e Sofia Battistoni blindano la diagonale di posto 4, Sofia Ragazzi è il libero. In casa Brescia Irene Bonfadini affida la regia alle mani buone di Maryelen Corradi, l’opposta è il capitano Camilla Bonardi, in banda l’esperta Chiara Ravera, ex Piadena, Cremona e Ostiano, fa coppia con Irene Ducoli, al centro il pezzo da novanta è Alessandra Peli, in coppia con Sara Bertoldi, il libero è Matilde Tagliani.
La Trentino Energie sa che per spuntarla contro una delle favorite del girone deve giocare con spregiudicatezza e lo fa dal primo scambio, con Malesardi protagonista a muro e in attacco (3-3). Si capisce subito che non è la partita dei cambi palla, visto che le serie di break point si alternano nelle due metà campo. Brescia scappa sul 3-8 con gli ace di Ravera e un errore di Santi, ma poi Malesardi con un ace e Bonardi con un errore riapre subito i giochi (6-8). L’Argentario fa e disfa, con una serie di errori aiuta le lombarde a riportarsi sul +5, ma di nuovo in un lampo azzera lo svantaggio grazie alla premiata coppia Malesardi – Battistoni (12-13). La squadra di casa resiste fino al 16-17, poi il continuo botta e risposta si trasforma in un monologo delle ospiti, che allungano sul 17-19 grazie ad un muro di Bonardi su Battistoni e poi sul 17-23 grazie a tre errori consecutivi di Battistoni e Panizza. Ravera conquista il 19-25.
I numeri della frazione confermano l’impressione che facciano tutto, o quasi, le padrone di casa, capaci di costruirsi una netta superiorità in attacco (14-9), ma anche di dilapidare il tutto con 10 errori (7 su azione e 3 al servizio), contro appena uno delle bresciane.
La seconda frazione propone un copione molto simile, solo che stavolta Brescia rimane sempre in totale controllo della situazione, almeno fino al 14-20. Al 3-8 la squadra di Irene Bonfadini ci arriva con l’attacco, ma anche con gli errori trentini, due muri su Malesardi e un ace di Corradi. Brescia è padrona del campo e dilaga con i servizi della centrale Bertoldi, una delle rotazioni più efficaci delle ospiti. Gli errori nella metà campo trentina agevolano il compito delle avversarie, che sul 10-17 ritengono di poter amministrare la situazione e sul 15-21 l’allenatrice opera il doppio cambio, togliendo la diagonale Corradi – Bonardi. A quel punto l’Argentario costruisce qualcosa di incredibile, ovvero un parziale di 10-3, che rovescia completamente le parti in pochi minuti. Il merito è dei servizi di Battistoni prima (da 16-21 a 18-21) e poi soprattutto di quelli di Giovanna Santi, che va in battuta sul 20-24, dopo che Malesardi ha appena annullato il primo set ball ospite, e ci rimane fino al 26-24 finale grazie ad un errore di Ravera, due ace consecutivi su Ducoli, un muro e un attacco di Malesardi e un ace finale sul libero Tagliani. Una serie incredibile.
Pari l’apporto dei due attacchi (12-12), l’Argentario in questa frazione si giova di due ace in più (4-2) e di un errore in meno (6-7).
La grande rimonta galvanizza la Trentino Energie, che nel terzo parziale entra in campo con la stessa cattiveria con la quale si era conquistata il 26-24 precedente. Dopo aver subito un 2-3 iniziale va al servizio Castellanos, schierata nello starting seven al posto di Sfreddo, e per Brescia sono di nuovo dolori: parziale di 6-0 con Malesardi e Korie (attacco e muro) scatenate, ma anche con due regali della sempre più nervosa Peli. Bonfadini deve togliere dal campo Ducoli (16% finale nel suo tabellino) e la squadra ospite imbastisce una reazione che la porta prima sul 9-7, poi sul 15-13, ma i break point arrivano sempre da errori avversari, muri o ace, quasi mai sulla produttività dell’attacco, e questo è un problema. Così all’Argentario bastano due muri di Malesardi e Korie (18-13) per ripartire di slancio e poi dilagare con gli attacchi dell’indiavolata Battistoni, che firma i punti del 21-17, 22-18, 24-18 e 25-18.
L’attacco di casa sopravanza quello ospite (15-12), così come il muro (4-3), ma a risultare decisiva è anche la differenza alla voce errori, che l’Argentario riesce a contenere al massimo, traendone grande benefici (2-6).
Brescia è alle corde, deve ritrovare il filo del proprio gioco e l’avvio della quarta frazione è tutto fuorché confortante per questi propositi: 6-3 per la Trentino Energie con i servizi di Santi e gli errori in serie delle ospiti, che però riescono sempre a rimanere a distanza limitata dall’Argentario, il quale in attacco continua a lavorare meglio, grazie a Battistoni, Malesardi ed anche ad una fast di Castellanos. Quando Ravera manda fuori un attacco e sigla il 20-15 i giochi sembrano fatti, ma anche stavolta il finale riserva dei colpi di scena, dato che sul 21-17 tocca all’Argentario finire in una buca da cui non uscirà più fino alla fine della frazione: con le battute di Bertoldi Brescia vola infatti sul 21-21, trascinata da attacchi e muri della centrale Peli, poi sul 22-21 Balconi, entrata per Ducoli, e l’opposta Bonardi con attacco e muro fissano il 22-24, infine valorizzato dalla solita Peli (23-25).
Si tratta di un successo parziale che Brescia costruisce soprattutto grazie al muro (1-5), con il quale appiana il notevole numero di errori complessivi commessi (6-10), dei quali l’Argentario avrebbe potuto e dovuto approfittare.
Il tie break comincia con tre stoccate vincenti dell’implacabile Malesardi (3-1), che poi con i propri servizi fa nera la ricezione lombarda: errore di Ducoli, muro di Korie su Bonardi, doppio ace della schiacciatrice trentina e siamo già sull’8-2, che si potrebbe classificare come tombale se non fosse per i finali di secondo e quarto set già offerti da queste due squadre. Dopo il cambio di campo ci pensano gli errori di Ducoli e Peli, gli attacchi di Battistoni e Giusti, a fugare ogni dubbio: 13-3. Un rilassamento finale della Trentino Energie, comprensibile, ma non per questo innocuo, visti i precedenti, permette a Brescia di portarsi sul 13-7 e 14-8, ma poi Battistoni fa scendere i titoli di coda.
La frazione è decisa dalla prolificità dell’attacco trentino (9-6) e da un bello 0 alla voce errori dell’Argentario (contro 3 delle ospiti).


